LA MAGIA DELLA MEMORIA

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Continua il nostro viaggio nella complessità della mente e come promesso nell'articolo precedente (clicca qui per portelo leggere) oggi parleremo della memoria umana e delle sue implicazioni.

La memoria umana è un aspetto complesso e fondamentale della nostra capacità cognitiva. Si riferisce alla capacità di acquisire, immagazzinare, recuperare ed utilizzare informazioni ed esperienze passate, in poche parole dati. La memoria gioca un ruolo cruciale nella nostra vita quotidiana, influenzando il nostro apprendimento, la nostra presa di decisioni, la nostra comunicazione e il nostro senso di identità.

La memoria è un processo di accumulazione. Nell'universo che conosciamo, tutto sembra basarsi sull'idea di raccogliere e conservare. Accumuliamo esperienze, cibo, atomi e particelle ma non solo noi essere umani, questo succede anche per pianeti e stelle. E tutto ciò è possibile grazie all'esistenza del “vuoto” chiamato il “tao” per i filosofi cinesi. Si può accumulare solo dove c’è spazio.

La Medicina Tradizionale Cinese considera la memoria e come interagisce nel nostro corpo. Dice che i reni si occupano della memoria a breve termine, mentre il cuore (dove vive lo shen) è responsabile dei ricordi legati agli eventi della vita. Inoltre, la milza e il suo ruolo nello yi sono importanti per la memoria legata allo studio. Clicca qui per leggere l'articolo che parla del rapporto tra shen e yi

Ma questo è solo la punta dell’iceberg...

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese (MTC), i reni sono considerati la "base" per tutti gli altri organi. Questo perché si ritiene che conservino qualcosa chiamato "jing del cielo anteriore".

Il "jing del cielo anteriore" rappresenta una combinazione del jing ereditato dai nostri genitori al momento del concepimento ed è fondamentalmente ciò che ci rende unici. Potremmo pensare a esso come l'equivalente cinese del nostro DNA occidentale. E’ da sapere che si nasce con una quantità limitata di questa sostanza, e purtroppo non possiamo sapere quanto ne abbiamo in serbo. Ogni istante della nostra vita contribuisce al suo consumo, ma il nostro stile di vita può influenzare il suo logoramento, il che può influenzare quanto viviamo. Quando il nostro "jing del cielo anteriore" si esaurisce porta semplicemente ed inevitabile vecchiaia e morte.
La stretta correlazione tra reni e jing spiega perché la memoria a breve termine, legata come abbiamo detto ai reni, diminuisce con l'età negli anziani. Inoltre, poiché si crede che il cervello abbia origine dai reni, la qualità di questi organi può influenzare molte malattie neurologiche.

Ma c'è di più: il jing rappresenta una forma profonda di memoria. La memoria è la base di tutto ciò che è accaduto. C'è una certa memoria che crea dei “modelli” i quali a loro volta creano delle forme fisiche. Il modo in cui siamo, il tipo di forma che il nostro corpo ha preso è essenzialmente per via della memoria di base che esiste. Infatti il nostro DNA custodisce la memoria di tutti i nostri antenati che ci hanno preceduto per milioni di anni. Si porta dietro l'intera evoluzione della vita, da quando eravamo semplici microorganismi e persino prima. Si può dire che contiene la memoria di tutto il tempo.

Il funzionamento dei nostri organi e il comportamento delle nostre cellule sono merito di una particolare memoria. Nessuno infatti ci ha insegnato a digerire, a respirare o far battere il cuore. Nessuno ha insegnato alle nostre cellule come fare i loro scambi biochimici.
Il cibo che consumiamo si trasforma nella base materiale che crea il nostro corpo. Se un uomo e una mucca mangiassero solo mele, non ci sarebbe alcun rischio che l'uomo si trasformasse in una mucca o viceversa. Non esiste la possibilità di "vuoti di memoria" o confusione di questo processo. Memoria che non si è mai confusa nel tempo.
Tutto questo avviene grazie “l'anima corporea” chiamata dai cinesi “po”. Per farla molto semplice questo aspetto della mente secondo la filosofia cinese, si può vedere come “l’intelligenza corporea”. Da esso dipendono infatti dipendono tutti i processi fisiologici che avvengono al di fuori del nostro controllo.

Le memorie che affliggono l’essere umano sono le memorie dell’esperienza. Custodite, come abbiamo detto poco prima nel cuore e possono in qualche modo offuscare lo shen (Se vuoi sapere di più sullo shen ti cosiglio l'acquisto del mio libro SHEN - Libretto d'istruzioni). Esse sono quelle che possono donare saggezza e al tempo stesso essere dei limiti per le persone.
Da alcune persone sono erroneamente definite karma.
Karma significa azione.
Azione significa interagire con l’esterno. Si produce azione sempre, anche stando fermi infatti si respira e respirando si interagisce con il mondo.
Quando una azione viene compiuta più volte, soprattutto in modo inconsapevole, essa tende a formare una specie di binario nella mente. Qui in occidente viene chiamato abitudine.
Dunque accumulare Karma significa accumulare abitudini che non è altro che memoria.
Questa è una cosa fisiologica con aspetti comodi per la vita, ma come vengono “portati” e gestiti possono essere un problema per alcune persone.

Dunque: la memoria, un'alleata silenziosa e potente nelle profondità della mente, svolge un ruolo centrale nel processo decisionale della vita di ogni individuo. Quando ci troviamo di fronte a una scelta, è come se sfogliassimo un libro ricco di esperienze passate e di memorie. Questi ricordi, scritti nelle pagine degli eventi che abbiamo vissuto, sono i nostri consiglieri di fiducia, che ci sussurrano le loro storie e le loro lezioni.

Ricordando le esperienze passate le usiamo per guidare il nostro pensiero e le nostre azioni. Se abbiamo gustato una cena indimenticabile in un ristorante, è probabile che sceglieremo di tornarci, mentre un'esperienza negativa può portarci a evitare quel luogo. Questi ricordi esperienziali sono come le pietre miliari che illuminano o gettano nelle tenebre il cammino delle nostre decisioni.

Infatti la memoria contribuisce anche di prevedere le conseguenze delle nostre azioni. Possiamo richiamare esperienze simili o informazioni passate per stimare come una decisione potrebbe influire sulla situazione attuale. La difficoltà sta nel non generalizzare troppo e confondere “indizi” come “sicuramente andrà così”.

Per questo la memoria può anche condurci fuori strada attraverso le opinioni preesistenti che si sono create, influenzando così la nostra capacità di prendere decisioni obiettive con il rischio di confondere la realtà. Questo perché le emozioni sono intrinsecamente legate alla memoria, influenzando profondamente le decisioni. Gli eventi passati che hanno suscitato emozioni forti, sia di gioia che di dolore, rimangono incisi nella nostra mente e possono spingerci verso scelte specifiche.
Per questi motivi la memoria può offuscare lo shen: poiché le nostre esperienze passate contribuiscono a definire chi siamo e questa identità può influire sulle decisioni personali.

In conclusione, la memoria è come un libro nel quale troviamo saggezza e lezioni del passato, ma dobbiamo essere consapevoli dei suoi inganni e delle distorsioni che può portare.

 Francesco Bozzeda      
Medicina Tradizionale Cinese
Specialista in TūiNá       

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