La medicina e la scienza moderna hanno una propria visione per quanto concerne il cervello, la mente e la consapevolezza. La mente è una funzione del cervello, la consapevolezza una funzione della mente dove la chimica svolge un ruolo chiave. Fluttuazioni negli ormoni, vitamine e minerali possono causare cambiamenti nell'umore e nell'energia mentale mentre inquinanti ambientali come il piombo, il mercurio o i solventi possono portare a una diminuzione dei neurotrasmettitori.
Una buona “chimica” del cervello è benessere e di conseguenza una consapevolezza superiore mentre una cattiva chimica del cervello porta all’infelicità; per rendere tutto migliore bisogna cambiare la chimica.
Nella visione di medicina cinese qual è il legame tra cervello, mente e consapevolezza?
In molte scienze orientali il benessere è legato più alla consapevolezza che alla chimica. Nel taoismo e nella medicina cinese, profondamente influenzata da esso, non esiste il cervello come lo intendiamo noi occidentali. Infatti il cervello è “corpo”. Come c'è un cuore e un fegato c'è anche un cervello; la parte yin di questa relazione.
Noi occidentali intendiamo la “mente” come “intelletto” e pensiamo che l’intelletto sia l’unica cosa importante.
Ma per la medicina cinese è molto più complesso. Nonostante consideri la “mente” come un'unica entità essa viene esaminata attraverso cinque aspetti fondamentali: shen, hun, po, yi e infine zhi. Ogni aspetto ha delle caratteristiche e delle funzioni che sono in relazione tra di esse.
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Oggi vorrei parlarti della relazione e delle differenze tra lo yi e lo shen e della “confusione” che può generarsi tra di loro.
Lo yi è l’aspetto responsabile dell’apprendimento, della capacità di studiare o di elaborare strategie, della concentrazione per risolvere un problema. Senza la sua capacità, noi essere umani, non potremmo sopravvivere su questo pianeta. E’ correlato a quella memoria che è in grado di memorizzare le cose che si studiano e si imparano sui libri, mentre lo shen memorizza gli eventi della vita.
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Per questo lo yi è sostenuto dalle “informazioni”, che al contrario dello shen, si dice che deve risiedere in un cuore “vuoto”.
Essendo sostenuto dalla memoria delle informazioni, la cancellazione di questa memoria accumulata può portare a una percezione di minor capacità intellettiva, indipendentemente dal quoziente intellettivo personale. Questo potrebbe spingere molte persone a cercare costantemente informazioni, ad esempio navigando casualmente su Internet, al fine di raccogliere frammenti che contribuiscano a valorizzare la propria percezione di intelligenza.
L’altra caratteristica dello yi è quella di “sezionare”, “studiare”, “capire”. Possiamo dire che à la base della scienza moderna. Qualunque cosa gli venga data in pasto cercherà di “smontarla” per capire come è fatta e come funziona, ma ciò che essa può conoscere è solo l’aspetto materiale delle cose, a differenza dello shen che è l’aspetto capace di dare la consapevolezza, la coscienza, il pensiero, i desideri e la percezione delle emozioni.
Quindi un eccessivo orientamento verso lo yi, e quindi verso questo tipo di intelletto, può offuscare lo shen poiché l'intelletto può facilmente identificarsi con qualcosa. Una volta identificati si tenderà a proteggere questa “identità”. Molte azioni terribili compiute dagli esseri umani derivano solo da una questione d'identità, come l'appartenenza a una razza, una religione o una nazione.
Lo shen è definito "l'imperatore" o la "radice della vita" per la sua capacità di "non identificarsi" o, forse si potrebbe dire, di identificarsi con "il tutto", di vedere le cose così come sono, per quello che sono.
Se si cerca "l'illuminazione" utilizzando lo yi, si potrebbe incorrere in un fraintendimento, poiché si sta cercando di vedere ciò come conoscenza, ma lo yi non è in grado di comprendere ciò che è incomprensibile, cosa che può fare invece lo shen.
Francesco Bozzeda
Medicina Tradizionale Cinese
Specialista in TūiNá
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