LA CORSA ALLA LENTEZZA

corsa alla lentezza

Molte pratiche che mirano alla salute dell’uomo, come ad esempio il Qì Gong, danno enfasi alla lentezza dei movimenti.

Qual è il motivo?
Ci sono molte ragioni per cui vale la pena andare lentamente…vediamole insieme.

La vita, soprattutto quella moderna, è sbilanciata verso la velocità, l'intensità e la complessità. La lentezza è qualcosa che ci manca ma, ad un livello profondo, è qualcosa che bramiamo. Uno dei possibili motivi è perché la velocità è yang rispetto alla lentezza che invece è yin. Se si è sbilanciati troppo verso lo yang lo yin tenderà a consumarsi. Quando lo yang e lo yin sono sbilanciati nascono i problemi.

Praticare qualsiasi movimento lentamente consente di osservare di più “l'interno” del movimento e si aumenta la consapevolezza delle sensazioni, del respiro, di dove si trova la mente e di diversi aspetti fisici.
Nell’andare veloce si saltano le cose ma c’è così tanto da osservare nel corpo…Serve tempo per imparare e assimilare ciò che si nota.

Il movimento lento sviluppa una forza muscolare diversa rispetto alla potenza esplosiva, controllando attivamente ogni muscolo nell'intero movimento (ad esempio in un gesto atletico specifico) farà sì che i muscoli diventino più “intelligenti”, più forti ed ottengono una maggiore resistenza. Questo tipo di forza tende anche a mantenersi più a lungo nel tempo e inoltre, cosa molto importante, si limitano molto le componenti traumatiche.

L'esercizio cardiovascolare rafforza il cuore e spinge con forza il sangue attraverso i vasi sanguigni. Nelle pratiche che mirano alla lentezza il sangue si muove attraverso il corpo rilassato. Questo può essere una valida alternativa per le persone che non possono sottoporsi ad attività aerobiche, inoltre, rilassando cuore e vasi sanguigni, si riesce anche a regolare un cuore troppo ansioso.

Coordinazione, postura, movimento, respiro, mente e … Quando questi aspetti si muovono tutti insieme ci si sta impegnando in un grande lavoro. Il corpo non sta facendo una cosa mentre la mente ne sta facendo un'altra, non si sta respirando a casaccio mentre il viene diretto chissà dove.
Per fare in modo che questi cinque fattori siano sincronizzati come un grande concerto serve tempo e soprattutto calma.

La lentezza consente a parti del corpo “ignorate” a prendere parte del movimento. Queste parti ignorate probabilmente sono aree di dolore cronico, funzioni ridotte o affette da qualche trauma.
Coinvolgerle nel movimento può aiutare nella loro guarigione.

Un altro beneficio lo trova la respirazione. È più facile fare respiri profondi, pieni, uniformi, lunghi e rilassati quando ci si muove lentamente. Inoltre, nella lentezza, è più facile integrare il respiro con il movimento. Migliorare la respirazione è probabilmente il metodo più efficace, semplice e utile per godersi una vita lunga e in salute. Non per niente uno dei punti cardini del Qì Gong è il respiro.
Molto probabilmente una respirazione efficace può alleviare e migliorare quasi tutte le malattie croniche che si possono nominare.

L’aspetto più importante della salute è il flusso di . Esso si muove come l’acqua connettendo tutte le parti del corpo e come l'acqua scorre sotto, sopra, attraverso o intorno agli ostacoli che trova nel suo cammino. Qualunque impedimento si possa avere nel corpo che sia dovuto a tensione, lesione, congestione o compressione, il deve trovare un modo per superarlo.
Se si va troppo veloce non si lascia al abbastanza tempo per trovare la sua strada e fluire così con forza.

Come abbiamo già visto la lentezza incoraggia il rilascio delle tensioni in tutto il tuo corpo ma non solo: calma le emozioni e fornisce concentrazione nel momento. Con tutto questo si può ottenere movimenti più fluidi e performanti, stimolando anche la via del WU WEI (clicca il qui per leggere l’articolo dedicato alla filosofia del WU WEI).
In generale una persona che ha movimenti fluidi è segno di un corpo in salute.

Praticare lentamente può diventare una meditazione in movimento. Se hai sentito parlare dei benefici della meditazione ma non riesci a sederti immobile potrebbe essere interessante esplorare questa possibilità. Inoltre immettendo un po’ di energia, attraverso il movimento, nella pratica meditativa si evita l’addormentamento. Se vuoi sapere di più sulla meditazione trovi un intero capitolo dedicato nel libro “SHEN – Libretto d’istruzioni” (clicca qui per andare al link).

Per concludere: La lentezza porta al rilassamento e il rilassamento porta alla guarigione dei traumi immagazzinati e ad un senso di benessere a 360 gradi.

 Francesco Bozzeda      
Medicina Tradizionale Cinese
Specialista in TūiNá       

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