Le tendiniti sono una comune condizione infiammatoria che colpisce individui in tutto il mondo. Questa infiammazione coinvolge i tendini, le fibre connettive tra i muscoli e le ossa, generando sintomi come dolore, gonfiore e limitazioni nei movimenti. Questo articolo esamina le cause, sintomi, diagnosi e trattamenti delle tendiniti.
Alcune delle tendiniti più comuni:
- Tendinite di Achille: Interessa il tendine che collega il muscolo del polpaccio al tallone.
- Tendinite del polso (o De Quervain): Coinvolge i tendini nella zona del polso e del pollice.
- Tendinite del gomito (o gomito del tennista/gomito del golfista): Interessa i tendini nel gomito, spesso causata da movimenti ripetitivi.
- Tendinite rotulea (o Jumper's Knee): Colpisce il tendine al di sotto della rotula, spesso causata da salti frequenti.
- Tendinite della cuffia dei rotatori: Coinvolge i tendini che compongono la cuffia dei rotatori nella spalla.
- Tendinite del bicipite: Interessa il tendine del muscolo bicipite nella parte superiore del braccio.
- Tendinite della mano e dei diti: Può interessare i tendini delle dita e delle mani, spesso associata all'uso eccessivo.
- Tendinite del ginocchio (o ginocchio del corridore): Colpisce i tendini intorno al ginocchio, spesso causata da attività sportive.
- Tendinite del piede: Può coinvolgere diversi tendini nella zona del piede, come ad esempio la tendinite del tibiale posteriore.
- Tendinite del tendine di Quadricipite: Interessa il tendine del muscolo quadricipite nella parte anteriore della coscia.
Le cause delle tendiniti includono:
- Sovraccarico eccessivo dovuto a attività ripetitive;
- Sforzi intensi;
- Invecchiamento che rende i tendini meno flessibili;
- Postura scorretta e lesioni acute da incidenti o traumi.
- Alcune attività sportive aumentano il rischio di tendiniti.
I sintomi comuni comprendono dolore variabile, gonfiore, sensazione di calore, difficoltà nei movimenti, debolezza muscolare e crepitio nei movimenti.
Le tendiniti, spesso considerate solo disturbi fisici, possono essere influenzate dagli stati emotivi. Questa interconnessione tra salute fisica e benessere emotivo è al centro di un approccio olistico alla guarigione, considerando l'interconnessione tra vari aspetti dell’essere umano: mente, emozioni, corpo e circolazione di qì e sangue.
Lo stress emotivo può tradursi in tensione muscolare, influenzando direttamente i tendini e aumentando la suscettibilità alle lesioni. Gli stati emotivi possono innescare risposte infiammatorie, contribuendo all'insorgenza e al persistere delle tendiniti.
Infatti nella medicina tradizionale cinese (MTC) gli stati emotivi, come lo stress, l'ansia o la rabbia, sono considerati influenze che possono disturbare il flusso armonioso di Qì. Questo squilibrio può manifestarsi attraverso tensioni muscolari, compresa la tensione nei tendini, aumentando così il rischio di tendiniti.
Ogni emozione è associata a un particolare organo e al suo corrispondente meridiano. Ad esempio, la rabbia e la frustrazione sono legate al Fegato. Uno squilibrio in questo organo può manifestarsi con tensione nei tendini e contribuire allo sviluppo di tendiniti.
Preoccupazioni e pensieri eccessivi possono annodare il Qì, influenzando anche i tendini.
La paura, come emozione profonda, può attivare la rabbia in risposta allo stimolo della paura, con gli effetti appena descritti.
Considerare la correlazione tra tendiniti e stati emotivi è fondamentale per un approccio terapeutico completo.
La constatazione che il riposo eccessivo e il sovraccarico continuo potrebbero non rappresentare metodi efficaci per la guarigione della tendinite è in linea con alcune scoperte della medicina moderna. In effetti, l'approccio alla gestione delle tendiniti sta evolvendo, e la comprensione di come trattare queste condizioni si sta ampliando.
Se il riposo potrebbe essere utile nelle fasi iniziali di una tendinite, è altrettanto essenziale mantenere un grado adeguato di attività. Evitare completamente il movimento può portare a una perdita di forza e flessibilità, rallentando il processo di guarigione. L'obiettivo è impegnarsi in attività che non aggravino la tendinite, contribuendo al contempo a mantenere la funzionalità.
Quindi, non è tanto ciò che si fa, ma piuttosto come lo si fa.
L'utilizzo di tutori o supporti può essere d'aiuto, ma è importante non abusarne nell'utilizzo.
Nella Medicina cinese, le tendiniti sono spesso associate a un blocco o alla stasi del flusso di Qì e sangue. Un terapeuta di MTC effettua una diagnosi basata sulla differenziazione dei sintomi, valutando segni e sintomi, poiché non tutte le tendiniti sono uguali da qui nasce un approccio personalizzato per il recupero.
Le tecniche cinesi che si sono rilevate efficaci nel trattamento delle tendiniti:
- Tuina e Gua Sha sono tecniche di massaggio cinese che possono essere applicate per ridurre la stagnazione di Qi e sangue nella zona colpita, migliorando la circolazione e promuovendo il recupero.
- Con la Moxibustione si tratta di riscaldare i punti di agopuntura con l'ausilio di erbe (generalmente l'Artemisia) per stimolare il flusso di Qì e riscaldare la zona colpita.
- Il martelletto fior di pruno può essere utilizzato per attivare la circolazione sanguigna e disperdere il calore.
- L'uso di erbe cinesi, anche sotto forma di bendaggi medicati, può essere prescritto per ridurre l'infiammazione e promuovere la guarigione dei tendini.
- L'agopuntura si è rivelata molto efficace per trattare le tendiniti. Sottili aghi vengono inseriti in punti specifici lungo i meridiani per sbloccare il flusso di qì e sangue riducendo così l'infiammazione e alleviare il dolore.
- Si può anche suggerire modifiche nella dieta e nello stile di vita per rafforzare l'energia del corpo e promuovere la guarigione, incluso il consiglio di consumare cibi di natura calda o fredda in base al quadro generale della persona.
- Il Qì Gong comprende pratiche interessanti che possono migliorare la circolazione del Qì e la flessibilità, contribuendo al recupero delle tendiniti e, soprattutto, prevenendo insorgenze iniziali e recidive.
Il riconoscimento e la gestione degli stati emotivi possono contribuire a ridurre la tensione muscolare. Pratiche come la meditazione vipassana (leggi qui) possono essere utili per promuovere la consapevolezza emotiva.
Tecniche come lo stretching, lo yoga e il Qì Gong possono contribuire a ridurre la tensione muscolare e migliorare la flessibilità.
CALDO O FREDDO?
Entrambi, ma dipende dal quadro che si manifesta. Tendenzialmente, il freddo è indicato quando compaiono le regole che indicano la presenza di calore: rossore, dolore urente, calore al tatto, gonfiore, miglioramento della sintomatologia mediante l’applicazione del freddo.
Personalmente, con l’uso del freddo, procedo con cautela poiché un freddo eccessivo può facilmente trasformarsi in calore all’interno del corpo.
Invece di consigliare l'utilizzo del ghiaccio, suggerisco l'applicazione di foglie di verza sulla parte colpita. So che può sembrare una pratica insolita, ma è effettivamente molto efficace.
Spiegare in poche righe quando l'applicazione del calore è più indicata è un po' più complicato; tuttavia, come regola principale, se l'applicazione del calore peggiora il quadro, è assolutamente da evitare.
PREVENZIONE NELLE TENDINITI
Per prevenire le tendiniti, è possibile adottare alcune precauzioni, tra cui:
1. Riscaldamento adeguato prima dell'attività fisica: è importante effettuare un riscaldamento adeguato per preparare i muscoli e i tendini.
2. Esercizi di stretching (soprattutto stretching attivo): praticati con l'intensità appropriata e in modo regolare, possono contribuire a mantenere la flessibilità muscolare, riducendo il rischio di lesioni ai tendini.
3. Riposo e recupero: assicurarsi di concedere ai muscoli e ai tendini il tempo necessario per riprendersi dopo l'attività fisica.
Francesco Bozzeda
Medicina Tradizionale Cinese
Specialista in TūiNá
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